I Romani la chiamavano "Campania felix", per il clima mite, l'amenità e la fertilità del terreno. Nelle zone costiere, non a caso, molte famiglie patrizie dell'Urbe avevano stabilito la loro residenza estiva e, non ultimo, l'imperatore Tiberio, negli ultimi anni di vita, amministrava l'impero dalla sua villa di Capri.
Ma sarebbe troppo riduttivo pensare che la Campania sia limitata alle note località costiere (il Golfo di Napoli, la Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana, la Costiera Cilentana). Lo scrigno di tradizioni ancestrali, sia culturali che eno-gastronomiche, con molta probabilità, si cela nelle zone dell'entroterra, del Sannio e dell'Irpinia. Qui, infatti, la genuinità dei prodotti della terra e dello stile di vita ispirarono lo scienziato americano Ancel Keys nell'elaborare i principi cardini della dieta mediterranea.
Gli amanti di un turismo culturale avranno certamente l'imbarazzo della scelta: dalle meraviglie architettoniche di Napoli alle rovine di Pompei, Ercolano e Stabia; dagli imponenti templi greci di Paestum alla maestosa Reggia di Caserta del Vanvitelli; dalla Certosa di San Lorenzo a Padula ai centri storici dei piccoli paesi montani.
Per chi, invece, è alla ricerca di località glamour, le isole di Capri ed Ischia, la Costa d'Amalfi e la Penisola Sorrentina sono di sicuro tappe obbligate.
Relax e natura incontaminata, infine, sono il punto forte della Costa Cilentana e dell'entroterra campano.